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Roberto Baggio ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito alla sua carriera e al calcio moderno
In una recente intervista, Roberto Baggio, uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti riguardo alla sua carriera e al calcio moderno. Il celebre “Divin Codino” ha condiviso le sue riflessioni sulla sua esperienza professionale, sulle sfide che ha affrontato durante gli anni, e sull’evoluzione del gioco che ha amato e praticato per tutta la vita.
Parlando della sua carriera, Baggio ha rievocato i momenti più significativi della sua vita calcistica. “Ogni fase della mia carriera è stata speciale, ma i Mondiali del 1994 sono ancora nei miei ricordi più vividi. Non solo per la finale, ma anche per l’atmosfera che c’era intorno alla squadra. Era un momento magico per il calcio italiano, e sono orgoglioso di averne fatto parte”, ha dichiarato l’ex numero 10 della Nazionale italiana. Nonostante la famosa sconfitta ai rigori contro il Brasile, Baggio ha parlato di quella partita con grande maturità. “Quella sera ho dato tutto ciò che avevo. Nel calcio, come nella vita, non si può mai prevedere l’esito, ma bisogna sempre dare il massimo.”
L’intervista ha poi toccato l’evoluzione del calcio negli ultimi anni. Baggio ha espresso alcune perplessità riguardo alle modifiche nel gioco e alle nuove tecnologie introdotte. “Il calcio sta cambiando molto, e non sempre in meglio. Oggi c’è molta più velocità e intensità, ma sembra che si stia perdendo qualcosa dell’emozione pura che si provava quando la tecnica e l’intuizione erano al centro del gioco. Non c’è più spazio per quel tipo di calciatore che, come me, riusciva a inventare il gioco, a sorprendere gli avversari con un dribbling improvviso o un passaggio che sembrava impossibile”, ha affermato Baggio.
In merito all’introduzione del VAR, Baggio si è detto favorevole a un miglioramento della tecnologia, ma ha sollevato alcuni dubbi. “Sono favorevole all’uso della tecnologia se aiuta a rendere il gioco più giusto, ma bisogna trovare il giusto equilibrio. Il calcio è un gioco di emozioni e di istinto. La passione che proviamo quando un gol viene segnato o una decisione arbitrale crea discussioni fa parte della magia del gioco. Non possiamo lasciare che la tecnologia domini troppo.”
Infine, Baggio ha parlato dei giovani talenti e del futuro del calcio italiano. “Oggi ci sono molti giovani promettenti, ma spesso manca la giusta formazione. Il calcio non è solo una questione di velocità o forza fisica. Serve intelligenza, visione di gioco, capacità di leggere la partita. I ragazzi devono essere educati a pensare come calciatori, non solo a correre”. Ha anche sottolineato l’importanza di preservare la tradizione calcistica italiana, che ha sempre privilegiato il gioco di squadra e la tecnica sopra la pura individualità.
“Il calcio è cambiato, ma deve rimanere il nostro calcio. Quello che ci ha fatto diventare una nazione di campioni”, ha concluso Baggio, concludendo l’intervista con una nota di speranza per il futuro del calcio in Italia.
